A me piace guardare film, criticarli e con alcuni farne
delle vere e proprie fissazioni. Ma mi assilla da sempre una stupida, quanto
becera domanda. Quando arriva LA SCENA DI SESSO; cosa fanno i due attori coinvolti? Come si fa
a far bene il proprio lavoro, visto che in quelle circostanze la cosa potrebbe
spingersi fino al limite del drammatico?
Allora: in teoria in alcune scene si indossa una sorta di
copri-pube (che sia una cosa sbagliatissima lo si deduce anche dal fatto che
Word me lo segnali come errore) il quale
fa sì che i genitali possano rimanere celati a sguardi indiscreti. Ora, io
dico, saranno coperti … ok … ma immagino che avvinghiarsi ad un corpo del sesso
altrui porti ad un “eppur si muove” nelle zone basse, quindi imbarazzo level
1000.
In altri casi il regista richiede addirittura -mi dicono- che
i due attori facciano veramente sesso … e immagino che sia piacevole davanti ad
una troupe cinematografica di sconosciuti fare il proprio esordio in intimità
con altra persona. Anche perché magari un attore sarà pure prestante, bello in
video, attraente, ma certe cose sono percepibili solo dal vivo. Mettetevi nei
panni della controparte. E se l’odore della sua pelle non vi piacesse? O se i
suoi capelli “sapessero da capelli”? Mi spiego meglio: i capelli sanno da
capelli quando una persona indugia nel lavarli per qualche giorno di troppo (sempre in tema cinema: pensate alla bambina di The ring e ne avrete una vivida idea).
Sembra il dettaglio più insulso della storia ma io non lo sottovaluterei
nemmeno davanti a degli scolpiti addominali a tartaruga.
Per non parlare poi
del partner nella vita reale. Deve considerarlo tradimento o ingaggio
lavorativo? La separazione richiesta per corna sarebbe lecita o assolutamente
no, perché l’attore stava espletando le proprie funzioni lavorative per
mantenere la famiglia?
Sarà perché la mia testa vuota si ferma a pensare a simili
inutilità che preferisco di gran lunga film nei quali il corpo nudo non viene
contemplato (Jurassic Park e Star Wars su tutti). In primo luogo perché i
ricordi più imbarazzanti della mia (e di quella di tutti) adolescenza sono
proprio legati al salotto di casa e alle scene di sesso in tv che capita di
dover subire in compagnia dei genitori: un trauma comune.
Morale della favola: non mi innamorerò mai di un attore e
vedetevene bene anche voi dal farlo.
Zevianna

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