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venerdì 29 agosto 2014

HO PAURA DELLA PENOMBRA. Atto 1: Slender Man

Da quando convivo con la Contessa sono diventato per forza di cose un assiduo fruitore di film e storie horror, genere che prima di pochi mesi fa non mi interessava minimamente; meglio un film comico no? Vabbè... Ma grazie a tutto ciò, ho scoperto che esiste un simpatico omino che si nasconde nei boschi e che uccide i bambini.

C'era una volta la nostra cara mammina che ci intimoriva per bene con la solita storia dell'Uomo Nero (Boogeyman in Ammmurica), losco figuro sempre in agguato pronto a ghermirci alla prima marachella o al primo dispetto nei confronti dei genitori. Ma la nostra non era l'unica mamma a spaventarci con questa favola, infatti essa viene usata in tutto il mondo con più o meno le stesse caratteristiche; la variante che ci interessa oggi è quella dello Slenderman (o Slender Man).

Nascosto nelle foreste americane (ma non solo..) si nasconde lo Slenderman, una figura alta e nero vestita che si confonde alla perfezione tra gli alberi mentre vi osserva con la sua faccia pallida e priva di tratti umani; è molto alto e le sue braccia sono lunghe fino al terreno, ma possono allungarsi molto di più per raggiungervi all'istante. E' lui il boogeyman della situazione e fondamentalmente fa due cose: quando vi avvicinate troppo alla foresta, se vi va bene vi fa star male (causandovi perfino attacchi convulsi di tosse: "slendersickness"), se vi va male vi rapisce per uccidervi o per trascinarvi via non si sa bene dove.

Se un bambino sentisse questa storia ci penserebbe due volte prima di andare a zonzo nei boschi di notte e quindi la favola raggiunge il suo scopo. Ma perché lo Slenderman è diventato così famoso in Internet? Nel 2009 il sito Something Awful (SA) lancia uno dei suoi ciclici contest di Photoshop (anzi, finito di leggere qua andate a farci un salto perché meritano davvero) e decide di perculare gli "esperti" di paranormale; in pratica gli utenti di SA dovevano prendere delle foto originali e modificarle al computer inserendovi degli elementi paranormali per poi postarle su vari siti dell'occulto o cose simili. Uno degli utenti, tale Victor Surge (al secolo Eric Knudsen) realizza un paio di piccoli capolavori: prende delle foto in bianco e nero con dei bambini e vi aggiunge con maestria il protagonista delle favole che sua mamma gli raccontava da piccolo. Accompagna alle foto dei brevissimi racconti macabri in pieno stile paranormale, cioè con pochi elementi di realtà mescolati alla fantasia pura, asserendo che quelli fossero gli ultimi istanti di vita di quei bambini, prima che accadessero eventi mortali come incendi o sparizioni definitive. Di lì a poco nascerà lo Slenderman, furoreggiando tra gli "indagatori del paranormale" e semplici utenti che vedono materializzarsi di fronte ai propri occhi il protagonista dei loro incubi fanciulleschi.
                                   
La frittata è fatta. Pur nascendo da un contest di photoshop, ancora visitabile adesso, la leggenda diventa realtà. Tutti vedono Slendy, tutti hanno paura (con "tutti" escludo i normodotati di cervello). Allo American Slender si aggiungono via via altri dettagli, altri contributi da parte di utenti del web; viene chiamato in causa "Der Grossman", l'uomo nero tedesco, il quale era del tutto simile a quello americano ma con l'aggiunta della gola tagliata grondante sangue. Perché non unire le due cose? Magari sostituendo il rivolo di sangue con una bella cravatta rossa?

E così lo Slender furoreggia sul web con i propri meme, con una propria web series su Youtube (Marble Hornets), con un cugino gay (Trender Man, questo fa spanzare..)  e con un bel videogioco.

Ma siamo sicuri che l'alto uomo nero non esista? Nel maggio 2014, Morgan Geyser e Anissa Weiner, due bambine del Wisconsin, organizzano un sleepover con una loro amica comune. Attirano la ragazza nei boschi lì vicino con la scusa di fare un gioco tutte insieme e invece la accoltellano per 19 volte cercando di ucciderla. La ragazza sopravvive, per fortuna, e le due "amiche" giustificano il loro gesto dicendo di aver parlato con lo Slenderman qualche giorno prima  e che quest'ultimo le avrebbe ordinato di uccidere una loro coetanea per poter diventare loro fedelissime. Dopo questo episodio, Victor Surge, il padre di Slenderman, ha rilasciato un'intervista dove spiega, per l'ennesima volta, che è stata tutta una sua invenzione e che ha dato corpo alle sue fantasie di bambino attraverso photoshop. Collegate sempre la testa alle spalle ragazzi miei.

 Conte Tamborazzi





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