Da
quando convivo con la Contessa sono diventato per forza di cose un assiduo
fruitore di film e storie horror, genere che prima di pochi mesi fa non mi
interessava minimamente; meglio un film comico no? Vabbè... Ma grazie a tutto ciò, ho scoperto che esiste un simpatico
omino che si nasconde nei boschi e che uccide i bambini.
C'era
una volta la nostra cara mammina che ci
intimoriva per bene con la solita storia dell'Uomo Nero (Boogeyman in Ammmurica),
losco figuro sempre in agguato pronto a ghermirci alla prima marachella o al
primo dispetto nei confronti dei genitori. Ma la nostra non era l'unica mamma a
spaventarci con questa favola, infatti essa viene usata in tutto il mondo con più o meno le stesse caratteristiche; la variante che ci
interessa oggi è quella dello Slenderman (o Slender
Man).
Nascosto
nelle foreste americane (ma non solo..) si nasconde lo Slenderman, una figura
alta e nero vestita che si confonde alla perfezione tra gli alberi mentre vi
osserva con la sua faccia pallida e priva di tratti umani; è molto alto e le sue braccia sono lunghe fino al terreno, ma possono allungarsi
molto di più per raggiungervi all'istante. E' lui il boogeyman della
situazione e fondamentalmente fa due cose: quando vi avvicinate troppo alla
foresta, se vi va bene vi fa star male (causandovi perfino attacchi convulsi di
tosse: "slendersickness"), se vi va male vi rapisce per uccidervi o
per trascinarvi via non si sa bene dove.
Se un
bambino sentisse questa storia ci penserebbe due volte prima di andare a zonzo nei boschi di notte e quindi la
favola raggiunge il suo scopo. Ma perché lo Slenderman è diventato così famoso in Internet? Nel 2009 il sito
Something Awful (SA) lancia uno dei suoi ciclici contest di Photoshop (anzi,
finito di leggere qua andate a farci un salto perché meritano davvero) e decide di perculare gli "esperti" di paranormale;
in pratica gli utenti di SA dovevano prendere delle foto originali e
modificarle al computer inserendovi degli elementi paranormali per poi postarle
su vari siti dell'occulto o cose simili. Uno degli utenti, tale Victor Surge
(al secolo Eric Knudsen) realizza un paio di piccoli capolavori: prende delle
foto in bianco e nero con dei bambini e vi aggiunge con maestria il
protagonista delle favole che sua mamma gli raccontava da piccolo. Accompagna alle
foto dei brevissimi racconti macabri in pieno stile paranormale, cioè con pochi elementi di realtà mescolati alla fantasia pura,
asserendo che quelli fossero gli ultimi istanti di vita di quei bambini, prima
che accadessero eventi mortali come incendi o sparizioni definitive. Di lì a poco nascerà lo Slenderman, furoreggiando tra gli
"indagatori del paranormale" e semplici utenti che vedono
materializzarsi di fronte ai propri occhi il protagonista dei loro incubi
fanciulleschi.
La
frittata è fatta. Pur nascendo da un contest di photoshop, ancora
visitabile adesso, la leggenda diventa realtà. Tutti vedono Slendy, tutti hanno
paura (con "tutti" escludo i normodotati di cervello). Allo American
Slender si aggiungono via via altri dettagli, altri contributi da parte di
utenti del web; viene chiamato in causa "Der Grossman", l'uomo nero
tedesco, il quale era del tutto simile a quello americano ma con l'aggiunta della
gola tagliata grondante sangue. Perché non unire le due cose? Magari
sostituendo il rivolo di sangue con una bella cravatta rossa?
E così lo Slender furoreggia sul web con i propri meme, con una propria web series su
Youtube (Marble Hornets), con un cugino gay (Trender Man, questo fa
spanzare..) e con un bel videogioco.
Ma siamo
sicuri che l'alto uomo nero non esista? Nel maggio 2014, Morgan Geyser e Anissa
Weiner, due bambine del Wisconsin, organizzano un sleepover con una loro amica
comune. Attirano la ragazza nei boschi lì vicino con la scusa di fare un gioco
tutte insieme e invece la accoltellano per 19 volte cercando di ucciderla. La
ragazza sopravvive, per fortuna, e le due "amiche" giustificano il
loro gesto dicendo di aver parlato con lo Slenderman qualche giorno prima e che quest'ultimo le avrebbe ordinato di
uccidere una loro coetanea per poter diventare loro fedelissime. Dopo questo
episodio, Victor Surge, il padre di Slenderman, ha rilasciato un'intervista
dove spiega, per l'ennesima volta, che è stata tutta una sua invenzione e che
ha dato corpo alle sue fantasie di bambino attraverso photoshop. Collegate
sempre la testa alle spalle ragazzi miei.

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