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lunedì 22 giugno 2015

SPOILER ASSOLUTO: Recensione di Jurassic World

Essendo io psicopatica fan di Jurassic Park sin dai miei 6 anni d’età non potevo non andare a vedere Jurassic World la scorsa settimana; ed ecco la mia impressione della quale non fregherà una minchia a nessuno:

1) I dinosauri fatti con le nuove iper-mega-tecnologie digitali sono 30 volte meno realistici di quelli di 20 anni fa per i quali non badando a spese (cit.) erano stati utilizzati degli adorabili, perfetti e costosissimi  animatronic.  Il dinosauro meglio riuscito in Jurassic World è infatti l’Apatosauro realizzato in tal modo per il primo piano della scena più commovente del film.


2) L’idea dei Velociraptor addomesticati - così tanto contrastata fin dal primo trailer nel quale si vede Chris Pratt che corre in moto in mezzo a loro, ridicola solo perché decontestualizzata - a me è piaciuta perché ha portato un po' di freschezza. Nonostante la troiaggine voltagabbana dei Raptor: della serie “prima siamo fedeli a Pratt, poi all’Indominus ed infine al T-rex”. Se non si fosse pensato a ciò l’unica novità sarebbe stata quel bestione geneticamente modificato e poi la stessa solfa: predatore che scappa; mangia tutti; qualcuno nello staff ruba degli embrioni.  

4) Dov’era la suspense? Dov’era la paura veicolata da quei lentissimi passi pesanti del T-rex che ben ricordiamo tutti dal primo film? L’immobile attesa nel fissare l’acqua nel bicchiere? Dov’è il profilo di quella mascella che compare dal buio ingoiando la capra; quelle enormi narici che fissano il paleontologo e gli fanno volare via il cappello espirando?

5) Questa me l’ha fatta notare un amico: perché non hanno investito qualche energia nello spiegarci che fine avesse fatto il vecchio parco dopo i noti eventi del primo film? Si nomina solo un Hammond morto che ha lasciato la sua eredità e la tragedia. Ma come è ripartito il progetto?  I signori rappresentati dall’avvocato che muore in bagno ci avranno messo un bel po’ ad avvallare un’apertura così poco vicina all’essere perfetta.

6) Tutto sommato l’Indominus Rex non ha deluso con la sua commistione genetica di T-rex; Raptor; seppia; raganella e serpente (credo di non dimenticare nessuno). La comunicazione tra lui e i Velociraptor ci ha riportato alle atmosfere del terzo film, nel quale il rapporto  tra i predatori era bellissimo. Avvallo in pieno la scena in cui compare dal nulla perché mimetizzato tra le sterpaglie a due metri dagli uomini armati che non lo vedevano, oltre all’estrema furbizia di graffiare il muro per far pensare di essere uscito dal recinto. Unica pecca: si può creare un animale letale non risolvendo il vecchio problema della zampe anteriori corte?? Cioè ve lo ricordate lo Spinosauro? Mettere un po’ di dna suo o di un bradipo no?

7) I continui rimandi a Jurassic Park che solo gli intenditori hanno potuto notare sono stati da me molto apprezzati: la tizia che sostituisce Hammond di bianco vestita; il pezzo grosso asiatico del laboratorio; il ragazzo con la postazione in disordine ma molto più magro del suo predecessore; l’attacco ai bambini nella girosfera che ha ricordato tantissimo quello della prima jeep; l’ingresso nella hall del vecchio parco con lo striscione a terra e le ossa dello scheletro che vi troneggiava in mezzo … ecc.

8) Pecca terribile: la colonna sonora. La musica in Jurassic Park era uno degli elementi portanti: tutti la sanno canticchiare, a tutti piace e io la amo! Uno dei capolavori indiscussi di John Williams: forse lui non compone più, o non credeva nel film ma la mancanza si è sentita tanto. Ci sono state regalate solo un paio di note in momenti in cui non ci azzeccavano poi molto e un 10 secondi per chi ha avuto la costanza di guardare tutti i titoli di coda.

9) Quanto mi piacciono le comparsate ridicole:
- bambino che strozza un cucciolo di dinosauro per abbracciarlo;
-tizio che scappa da un attacco di Pteranodonti volanti letali premurandosi di portarsi via i due bicchieri di Margarita;
-kayak indomiti con Stegosauri giganti ad un metro (sicurezza forevah);
-Jimmy Fallon.

10) Ho amato l’arrivo finale del dinosauro protagonista indiscusso di questa saga, e il suo troneggiare nell’area di atterraggio degli elicotteri da vero imperatore.

Tutto sommato quindi ho trovato elementi positivi e negativi: ovviamente nulla a che vedere con il capolavoro di Jurassic Park; ma può tranquillamente surclassare “Jurassic Park 3”, mettendosi vicino a “Il mondo perduto”. Io spererei in un prequel temporalmente collocato tra i primi 3 e il 4, ma la fuga dell’asiatico dal laboratorio con gli embrioni mi fa immaginare un sequel senza troppi colpi di scena!


Zeviannarghhh

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