FIDATI DI NOI!

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giovedì 24 aprile 2014

Quando i Giovedì erano Domeniche...

Sono tornata dall’Università. Nel senso che ho lasciato da un po’ di tempo l’appartamento. 
“Mi mancano pochi esami”-dicevo. 
“Sono soldi buttati fuori dalla finestra, visto che non vado più a lezione”-DICEVO. 
Dopo poco tempo mi sono però vista inglobare dalle paranoie del liceo.

1)In appartamento l’intera casa era il mio armadio, nulla veniva ripiegato, nessun letto veniva rifatto e nessuno mi faceva sentire in colpa per questo. Massimo rigore negli spazi comuni e prese di posizione ferree nel tenere puliti cucina, bagno, salotto non appartenevano invece al mondo della camera singola. 
Un mondo fatto di caos. Di estrema pigrizia.
A casa con i miei, in particolare con mia madre, una maglia non piegata e riposta all’interno del proprio cassetto può generare una tragedia greca di smisurate proporzioni. Un infinito elenco di “Vergognati!” mi viene rigettato addosso come fossi la persona peggiore del peggior quartiere di Caracas o il pusillanime personaggio secondario di una favola di scarsa qualità.

2)Il Sabato sera in una città universitaria è il Mercoledì. Non è un giorno feriale! Il Giovedì mattina non ci sono impegni perché il Giovedì è Domenica. Gli studenti partono dall’aperitivo e poi fan tardi, nessuno si sorprende se non sei a cena a casa il Mercoledì, anzi è abbastanza, se non molto vergognoso, starsene a studiare in quel giorno.  Ecco … alla casa natia … se esci il Mercoledì il massimo che ti puoi permettere è un film con gli amici, e non fraintendetemi, non dico ciò con rammarico: j’adore le serate-film. Il problema, se venite da un “paesotto” come il mio è che vi fa tristezza la mancanza di alternative. Cioè “guardiamo un film” non è più una scelta e il “torna presto” (anche se è Mercoledì) diventa obbligo!!!

3)Inoltre pare che per i genitori, almeno per i miei, l’alzarsi presto sia sinonimo di persona valevole. Credetemi, io invidio in modo smisurato chi è mattiniero. Non c’è al mondo fortuna migliore di quella. Nessuno vi guarda storto se andate a letto presto, ma la gente vi giudica sconsideratamente se vi svegliate alle 9. E ciò è incontestabile se si ha un lavoro: nel qual caso va fornita una prestazione come da contratto e timbrato un cartellino. Ma io me medesima, sono una mediocre studentessa, la mia prestazione lavorativa può durare un’intera giornata, io non devo arrivare in ufficio alle 8 e uscire alle 17.30, posso cominciare a studiare alle 10 e finire alle 20! Vorrei poter godere di questo mio vantaggio senza sentirmi una merda se alle 6.30 non sono in piedi perché presto questo vantaggio svanirà nel nulla e sarò anch’io mattiniera e anch’io degna di dire la mia! E potrò godermi lunghe Domeniche mattina e non Giovedì a poltrire tra le lenzuola pagate con i miei soldi, odoranti di lavoro e proficui Giovedì mattina che non sono Domeniche.

-Lato positivo: lo sprone che con tutto ciò mamma e papà mi stanno fornendo per arrivare alla tanto agognata laurea. Grazie!-

Zevianna


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