Il paese dei risotti

Non c’era una volta, ma c'è oggi più che mai il “Paese dei Risotti”, e chi l’avrebbe mai detto che ad un'affermazione del genere una persona avrebbe pensato a Legnago piuttosto che ad Isola Della Scala?

Eppure i fatti degli ultimi mesi sono stati tali da incoronare, honoris causa, la nostra piccola cittadina come la più “risottara” della bassa veronese.

Mentre gli Isolani gridano al golpe e il comitato del Risitaly sta valutando se trasferire la sede nella città natale di Antonio Salieri; a Legnago si è appena consumata (e non si è ancora conclusa),a detta di molti, una delle più feroci campagne elettorali per l’elezione del sindaco di cui si abbiano ricordi. Infatti per settimane le manifestazioni delle varie liste si sono susseguite senza tregua sia sul campo che nei social network; ma tra tutti i comunicati, locandine e “santini”, l’arma di propaganda più utilizzata in assoluto per attrarre l’elettorato e le simpatie della popolazione è stata senza dubbio il RISOTTO ALLA VENETA. 

Quintali di riso, ettolitri di brodo e chili di tastasale sono stati versati, in questa calda primavera, dentro enormi pentoloni utilizzati per sfamare le masse bramose di poter trarre anche il più piccolo vantaggio da questa lotta snervante per il titolo di primo cittadino. Così pian piano gli appuntamenti per le “risottate” sono andati ad infittirsi, al punto che se uno avesse voluto, avrebbe potuto tranquillamente cenare quasi ogni sera con un risotto omaggio preparato da uno o l’altro schieramento fino a che questo non fosse andato in odio totale. 

Cosa resta da commentare…gloria e onore a chi sarà il nuovo sindaco di Legnago, gloria e onore al paese dei risotti!

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