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sabato 3 maggio 2014

SAPPI IL TUO MEME. Atto 1: Trololo, il rickroll russo

Ciao a tutti dal Conte Tamborazzi, esperto di inutilità varie ed eventuali. 
Esiste qualcosa di più inutile e quindi divertente degli internet memes? Io penso di no. E allora partiamo nel nostro futile viaggio descrivendo uno dei capisaldi del genere, anche se non è il capostipite di tale filone e non penso sia neppure il più famoso. Ma è stato il primo che ho visto, il primo che ha fatto breccia nel mio cuore e penso che sia ancora il più stupido di tutti nel suo genere.

Il tutto parte con un video su youtube caricato dall'utente "RealPapaPit" nel novembre 2009, secoli fa nell'era dell'internet; tale video si intitola "I'm very glad, because I'm finally returning back home" (sono molto contento, perché finalmente sto tornando a casa) del cantante (?) russo Eduard Anatolyevich Khil. In pratica, si tratta di un videoclip di musica russa di metà anni sessanta, in cui tale Eduard si esibisce in tutta la sua bravura. Ma dove sta il divertimento? Beh, secondo me basta guardare il video per ridere, ma come spesso accade nel mondo dell'inutile, è interessante analizzare la dualità, la contrapposizione che esiste tra la serietà del messaggio originale e la sua manipolazione in chiave comica e denigratoria che occorre appena lo stupido pubblico internauta prende visione di qualcosa che esce dagli schemi.

Per quanto riguarda la storia dietro a questo video, bisogna sapere che tale Anatolyevich è un famoso e pluripremiato cantante russo che utilizza una tecnica di canto molto particolare. Innanzitutto, non canta secondo i canoni classici che tutti intendiamo ma lo fa con la bocca chiusa. Avete presente di quando eravate piccoli e canticchiavate una canzone con la mente pensando che nessuno vi potesse sentire e invece arrivava il rimprovero della madre/insegnante che vi diceva "Imbecille, guarda che ti sento...", ecco, il nostro Eduard utilizza la stessa tecnica. Solamente che lui non si è preso dell'imbecille come voi, ma ha conquistato numerosi premi come miglior artista di tutta l'USSR nel 1968 o artista del popolo russo nel 1974. Addirittura, il nostro eroe è stato riconosciuto come il massimo esponente di questa tecnica di canto tradizionale russa (la Vokaliz) e ci ha fatto anche dei soldi; se vi interessa esistono altri video di artisti russi che mentaleggiano ritornelli, come Valery Obodzinsky, Koós János e Magomaev. Esistono anche fior fiore di cantanti americani in tale segmento musicale, ma mi piace credere che solo la vodka russa bevuta copiosamente sul suolo sovietico possa permettere alle persone di diventare famose cantando con la bocca chiusa. Sta di fatto che questa canzone è dedicata ai lavoratori russi che tornavano a casa felici dopo aver lavorato tutto il giorno e suggeriva una melodia da cantare nel viaggio di ritorno; pensate a un treno pieno zeppo di centinaia di operai/minatori russi che cantano contemporaneamente a bocca chiusa lo stesso motivetto, secondo me si ottiene la colonna sonora ideale per una guerra tra una mandria di bufali e sciami di vespe. Comunque, tralasciando le mie pusillanimi opinioni personali, la canzone è seria, è stata realizzata da un artista serio con una tecnica seria e ha ricevuto il serio apprezzamento della critica e del pubblico, quello serio. Ma troppa serietà genera l'urgenza della risata lo sappiamo e il popolo del web si scatenò.

Poco dopo la pubblicazione del videoclip, sempre a fine 2009, un utente youtube (KamoKatt) beffandosi di Anatolyevich e della sua opera principale, pubblica una piccola parte della canzone, omettendo la parte artistica completamente, isolando la risata del cantante all'interno della canzone. Il pubblico apprezza la demenza e quasi sette milioni di persone si compiacciono della mini clip nel giro di tre anni, anche perché questa veniva usata come sfottò per commenti particolarmente stupidi trovati nei forum più vari. Nel 2010, Anatolyevich conquista Reddit e BuzzFeed dove ottiene una discreta fama, anche perché il video viene caricato con il titolo "Trolololololololololo" (lo più, lo meno) unendo indissolubilmente il mondo del troll alla canzone. Ma il grande pubblico entra in contatto con il mantra mentale russo poco dopo grazie all'Huffington Post che prende il video in prestito e lo pubblica con il titolo "Is this weird russian singer guy the best lyricist of all time? No." (Questo strano cantante russo è il miglior paroliere di tutti i tempi? No.). Prima di continuare con la web storia del video, bisogna sottolineare la stupidità dell'Huffington Post: a cosa serve presentare Anatolyevich come paroliere quando lo stesso utilizza una tecnica di canto che non prevede parole? Serve veramente prendersi beffe di un artista presentandolo per chi non è? Comunque la definitiva consacrazione di Anatolyevich come internet meme avviene grazie al famoso youtuber RayWilliamJohnson il quale, all'interno della sua serie web Equals Three, lo indica come degno successore del famosissimo Rickroll originale (sul quale verterà un mio prossimo articolo) consacrandolo definitivamente come il rickroll russo. Nel corso degli anni, il video clip originale è stato editato molte volte, con aggiunta di godzilla e altre celebrità improbabili, con risultati spesso goderecci. Ciliegina sulla torta, la canzone di Anatolyevich viene trasmessa in tutto il globo durante la cerimonia di apertura del olimpiadi invernali di Sochi nel 2014, anche se in versione camuffata. Ragazzi, stiamo pur sempre parlando di un eroe russo!

Ma il buon Anatolyevich si è mai accorto della sua seconda ondata di fama? Cerrrrrrrrto che sì! Già nel 2010, grazie all'utente youtube DileSoft, scopriamo che il mentalista (?) russo per eccellenza era stato intervistato in Russia in merito alla sua fama online: Anatolyevich si è dimostrato molto divertito di tutto ciò, mentre commentava i vari video in suo onore, anche quelli che lo prendevano in giro. Se si indaga bene nelle varie pagine degli youtuber russi (per esempio di tale Murinskiy), si scoprono numerose performance live di Anatolyevich, il quale viene fermato per strada dai suoi ammiratori ed accetta volentieri di intonare (?) la sua melodia più famosa per il volgo.

Che dire per concludere? Onore a Anatolyevich, diventato eroe russo senza aprire bocca e onore all'internet intero, che non si ferma di fronte a niente pur di trarre godimento insensato.

Conte Tamborazzi




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