La notte scorsa ho visto un documentario sui dinosauri ed ho
scoperto che il t-rex oltre che un enorme predatore era un amorevole genitore: vegliava sulle sue uova per evitare che qualche altro collega predatore se le strapazzasse
per colazione e incespicava sui suoi passi tentando di non pestare i piccoli
della lunghezza di 90 cm.
Una paio di settimane fa sono andata ad un “signor concerto”
(dicesi tale un concerto che aldilà dei gusti personali di parte è fuor di dubbio da reputarsi ben
fatto) il quale, nonostante la fama internazionale del gruppo performer, ha
visto l’affluenza di sole 4000 persone. Per non contare il fatto che quando
sventolavo con orgoglio il biglietto nessuno capisse il mio entusiasmo non
conoscendo nemmeno per nome la band.
Stamattina stavo facendo colazione con della deliziosa crema
di pistacchio. Deliziosa sì, ma della consistenza e del colore della melma. Un
cucchiaino di fango d’alga Guam contro gli inestetismi della cellulite.
A parte la non proprio interessante vita che conduco, non vi
pare ci sia un’altra connessione tra questi fatti apparentemente slegati? Io sì che la vedo ed è l’assoluta disimportanza (parola che ho appena inventato)
dell’apparenza per l’appunto. Perché dietro le sette tonnellate di un bestione si nasconde la dolcezza; mentre in mezzo ad un pugno di
luci di smartphones sotto ad un palco spoglio si cela una serata ricca
di atmosfera ed intima emozione; e in un cucchiaio di antiestetico cibo si
raccoglie invece la bontà.
Quindi, nella vita facilmente quello che si è può essere il
contrario di quello che si vede. La showgirl dal gluteo perfetto magari soffre
di alitosi oppure il calciatore scolpito ha disfunzioni erettili tra le lenzuola. È
consolatorio per me, e per voi? Vi insegno quindi a diffidare di tutto ciò che a prima
occhiata vi pare in un certo modo perché potrà rivelarsi in men che non si dica
il contrario. Per esempio, se guardate il calendario in Italia a fine Luglio e
poi volgete lo sguardo verso la finestra e vedete nebbia non sorprendetevi
troppo, questa è solo l’inoppugnabile “disimportanza” dell’apparenza che vi
colpisce a schiaffi in faccia.
Zevianna
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